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Apicoltura come iniziare
Tutorial apicoltura

Apicoltura, come iniziare? I consigli dell’esperto

Negli ultimi anni è aumentato l’interesse verso l’apicoltura e il mondo delle api. In un mondo frenetico, dominato dal caos e dall’inquinamento atmosferico che raggiunge livelli sempre più elevati, si avverte sempre più spesso il desiderio di stare in tranquillità, in mezzo alla natura.

L’allevamento delle api offre tutto questo e molto altro. Questa nobile e antica attività dà la possibilità di trascorrere del tempo all’aria aperta e contribuire così alla tutela e salvaguardia dell’intero ecosistema. Chiunque voglia – anche coloro che si trovano alle prime armi – può imparare le tecniche dell’apicoltura moderna e mettersi alla prova.

Apicoltura, tutto quello che c’è da sapere prima di iniziare

L’apicoltura è un’attività che deve essere praticata seguendo delle regole ben precise. Essa, però, si può condurre su livelli diversi, in base agli strumenti dell’apicoltore, alle sue capacità, alle sue conoscenze e al suo investimento, in termini economici e non. Ma prima di iniziare bisogna tenere in considerazione alcuni fattori fondamentali.

Innanzitutto è indispensabile verificare di non essere intolleranti o di non avere allergie al veleno delle api; avere un’ottima conoscenza di questi insetti impollinatori (anatomia, etologia e fisiologia); conoscenza del territorio di appartenenza o quello in cui si vuole operare; analizzare le proprie risorse economiche, risorse materiali e quantificare il tempo a disposizione e la possibilità di farsi aiutare da un apicoltore esperto.

Non è tutto. Non bisogna dimenticare una delle più importanti: quanta passione si ha verso l’apicoltura? La capacità di autoanalisi è fondamentale prima di iniziare, perché permette di stabilire da che livello si parte e a quale ambire. Ad esempio, un dipendente a tempo pieno avrà obiettivamente meno tempo a disposizione; per cui, se è tanto interessato ad avviare l’attività, dovrebbe pensare di avere dei collaboratori che abbiano più tempo di lui.

Apicoltura alle prime armi: alcuni consigli utili

Una volta intrapresa l’attività, viene consigliato di partire con pochi alveari, tre ad esempio potrebbe essere il numero perfetto.

Questo per alcuni motivi specifici. Solitamente un apicoltore alle prime armi non dovrebbe iniziare con un gran numero di sciami perchè potrebbe non riuscire fin da subito a gestirli; anche fermarsi ad uno solo sciame non sarebbe la scelta giusta per il fatto che ogni sciame raggiunge la giusta maturazione in base ad alcuni fattori come età della regina, razza, o fattori esterni come cambiamento climatico, per cui avendone uno solo non si ha la possibilità di paragone tra sciami diversi.

Mentre tre sciami posizionati nel medesimo luogo, e a parità delle stesse condizioni, la maturazione degli sciami dipenderebbe da fattori esclusivamente interni e, quindi, dalle capacità dell’apicoltore.

Vedendo l’eventuale differenza tra gli sciami, l’apicoltore potrebbe capire meglio cosa correggere e dove migliorare. Il successo dell’attività di apicoltura dipende anche dal rapporto che si instaura con l’alveare. Il maestro apicoltore Bruno Pasi diceva che l’allevatore di api non deve pensare al prodotto finito (miele, pappa reale, propoli, ecc…) ma deve dare priorità alla salute dell’alveare.

Se viene assicurato il benessere dell’intero alveare, le api penseranno al resto. Ma ciò non basta. Allevare le api significa imparare a conoscerle, a captare i segnali che mandano e a prevedere le loro mosse. Non farsi trovare impreparati è infatti alla base di un’apicoltura di successo. E come fare a farsi trovare sempre pronti a tutto?

Uno dei consigli degli esperti apicoltori è quello di avere a portata di mano un quaderno sul quale annotare la dimensione della covata e la sua posizione, la quantità di favi coperte dalle api e la scorta di miele e polline immagazzinati. Queste informazioni devono essere annotate per ogni alveare, in modo tale da fare un paragone e capire cosa migliorare.