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Attrezzature apicoltura
Tutorial apicoltura

Attrezzature apicoltura: cosa acquistare per iniziare

Così come avviene per l’inizio di una qualsiasi attività commerciale, anche per l’apicoltura è fondamentale dotarsi dell’attrezzatura necessaria ancora prima di cominciare. Non necessariamente bisogna dotarsi di attrezzature apicoltura di ogni tipo e in elevata quantità, poiché agli inizi – soprattutto se si è un principiante – si può sempre iniziare con il materiale indispensabile, per poi arricchire la propria attrezzatura di partenza in un momento successivo. Ma tutti coloro che sono alle prime armi potrebbero facilmente trovarsi di fronte ad alcune difficoltà, questo perché sul mercato c’è davvero tanta scelta.

Proviamo, quindi, a fare un po’ di chiarezza sul mondo delle attrezzature apicoltura.

Kit attrezzature apicoltura

Il kit per diventare apicoltore rappresenta proprio la giusta soluzione per chi si approccia all’attività per la prima volta. Esso comprende sia il materiale personale – come l’abbigliamento di protezione – sia l’arnia completa di melario e telaini con foglio cereo, affumicatore, apiscampo, ma anche leva o raschietto, spazzola, la griglia escludiregina, nutritori, almeno una forchetta per disopercolare e uno zigrinatore.

Scopri di più su come diventare apicoltore


Attrezzature apicoltura - Abbigliamento personale
Attrezzature apicoltura – Abbigliamento di protezione

Attrezzature apicoltura: Abbigliamento di protezione

Dotarsi dell’attrezzatura personale è altamente importante per evitare di essere punti dalle api. L’abbigliamento tecnico consigliato durante i lavori di gestione dell’apiario comprende: tuta, o in alternativa camiciotto, maschera protettiva per testa e viso, guanti spessi, stivali o scarpe specifiche. Attraverso la tuta, l’area del viso viene coperta da una sottile rete che permette la vista, mentre difende il volto da eventuali attacchi. Realizzata con un tessuto rinforzato, essa può essere sia integrale, cioè un pezzo unico pantaloni e giacca, oppure soltanto la giacca.

Vediamo nello specifico:

Attrezzature apicoltura: Tuta ventilata

La tuta integrale d’apicoltura rappresenta l’elemento di protezione più importante per difendersi dalle api, o meglio, dalle loro punture. Generalmente la tuta ventilata per apicoltura è composta da un unico pezzo (pantaloni + giacca) e da un copricapo a rete per permettere la vista in totale sicurezza. Non tutti i modelli disponibili in commercio sono uguali, essi variano in base al tessuto e alla forma del copricapo, mentre i loro modelli sono pressoché simili.

La tuta d’apicoltura deve essere usata ogni qualvolta si entri in contatto con l’arnia, soprattutto nei periodi caldi di intensa attività, cioè da aprile fino a settembre. A causa della sua utilità e dell’alto livello di protezione, la tuta ha un prezzo decisamente più alto rispetto la sola giacca. L’unico vero difetto potrebbe riscontrarsi nella sua limitata praticità rispetto ai due pezzi separati. Nei mesi più caldi è consigliato l’utilizzo di tute ventilate, costituite da un tessuto speciale per mettere il passaggio dell’aria. Inoltre, sul mercato sono disponibili interessanti modelli, sia a ventilazione parziale che ventilazione totale.

Più pratici rispetto alla tuta ci sono i camiciotti. Ecco due tipologie:

Attrezzature apicoltura: Camiciotto ventilato

Realizzato con materiale ipoallergenico e morbido, costituito da tre strati ultraleggeri e traspiranti, il camiciotto ventilato per apicoltura rappresenta la protezione migliore contro i gas e i vapori. Grazie al suo design ergonomico e funzionale, assicura la totalità del campo visivo. Il camiciotto è dotato di ampie tasche in vita, due tasche sul petto con chiusura in velcro e taschini sulle braccia. La sua leggerezza e flessibilità permettono all’apicoltore di lavorare tranquillamente anche con temperature piuttosto elevate. Esso inoltre è generalmente dotato di maschera rotonda a 360 gradi.

Attrezzature apicoltura: Camiciotto in cotone

Un’altra valida alternativa presente in commercio è il camiciotto in cotone. Oggi è molto utilizzato nel mondo dell’apicoltura perché la sua praticità consente grande libertà di movimento e la sua resistenza protegge dalle punture delle api. Esso è dotato di un elastico ai polsi e in vita (che garantisce estrema aderenza al corpo impedendo l’ingresso dei piccoli impollinatori nelle estremità della giacca), una maschera quadrata a rete metallica removibile che garantisce la massima visibilità, una pratica cerniera frontale e su tutto il perimetro del collo (che serve per aprire la maschera e portarla all’indietro, in modo che rimanga sempre attaccata alla giacca, inoltre la maschera si può facilmente riposizionare in modo da coprire nuovamente la testa e proseguire con l’attività).

Attrezzature apicoltura: Guanti

Non tutti gli apicoltori usano i guanti per proteggere le mani. Quelli più esperti generalmente non li adoperano poiché sanno bene che le api tendono a pungere la faccia e altre parti del corpo un po’ più vulnerabili, raramente pungono le mani. Inoltre, come si può ben immaginare, l’esperienza conferisce all’apicoltore una certa abilità consentendogli di estrarre il favo dall’alveare senza dare troppo fastidio alle api ed evitando di schiacciarle.

L’utilizzo dei guanti non è quindi obbligatorio, ma è pur sempre consigliato per due motivi: sia perché qui stiamo parlando di attrezzature apicoltura da utilizzare in una fase iniziale dell’attività, e quindi non di apicoltori esperti; e perché i guanti non servono solo come attrezzatura di protezione, ma svolgono altre funzioni. Ad esempio non fanno sporcare le dita delle mani con la propoli, prodotto in grado di lasciare macchie indelebili (per chi invece non volesse adoperarli, è necessario che quantomeno si munisca di alcol per diluire questa resina).

È importante ricordare che, in aggiunta a quanto elencato prima, l’attrezzatura comprende anche delle calzature specifiche: scarpe a collo alto o stivali.


Attrezzature apicoltura - Arnie
Attrezzature apicoltura – Arnie e melari

Attrezzature apicoltura: Arnia

Prima di capire quali materiali necessitano per la costruzione della casa delle api – cioè l’arnia – è fondamentale conoscerne la sua funzione e la sua struttura interna. Innanzitutto l’arnia è una struttura creata dall’uomo per gestire l’alveare e raccogliere tutta la quantità di miele prodotta. Il nido è una cassa di legno aperta sul fronte per permettere alle api di entrare e uscire dalla loro casa e alla cui base c’è una rete anti-varroa. Ogni principiante ha bisogno di quattro elementi per iniziare: nido, melario, coprifavo e tetto.

Vediamoli nel dettaglio:

  • Il nido contiene i telaini da favo (ad ogni telaio viene inserito un filo metallico che ha il compito sorreggere un foglio cereo) con un’apposita pinza chiamata zigrinatore in grado di facilitare la rimozione e l’inserimento dei telaini.
  • Il melario è un parallelepipedo, la cui base ha le stesse dimensioni del nido, aperto nella parte inferiore e nella parte superiore. Al suo interno sono presenti gli appositi telaini per raccogliere il miele , esso quindi viene utilizzato solo nel periodo di raccolta del miele mentre durante il resto dell’anno verrà stoccato in magazzino.
  • Il coprifavo è una sorta di copertura in legno per chiudere l’arnia. In esso c’è un foro che solitamente rimane tappato ma in inverno viene utilizzato per nutrirle.
  • Il tetto, realizzato con acciaio zincato, protegge l’arnia da pioggia, vento, neve e grandine.

Attrezzature apicoltura: Affumicatore

Tra le attrezzature fondamentali per l’apicoltura c’è l’affumicatore. Utilizzato per tranquillizzare le api nel momento in cui si ispeziona l’arnia e si entra in contatto visivo con l’apicoltore, è un attrezzo funzionale e robusto, solitamente fabbricato in acciaio inox. Esso è composto da una caldaia a forma di cilindro che serve ad introdurre una sostanza combustibile accesa, e da un mantice per far fuoriuscire il fumo che viene prodotto (attorno ad esso un bordico metallico che facilita la presa).

Esso può anche essere dotato di una protezione contro le scottature, a sua volta munita di un gancio di attacco che serve a sospendere l’affumicatore al bordo dell’arnia: tutto ciò lascerà libere le mani e, allo stesso tempo, aliterà sull’alveare uno strato di fumo per mantenere calmi i piccoli impollinatori.


Attrezzature apicoltura: Leva per apicoltura

Per capire quanto sia importante la leva per apicoltura basta sapere che viene chiamata “la terza mano dell’apicoltore”. La leva per apicoltura ha una funzione importante perché aiuta l’apicoltore ad aprire tutte quelle fessure chiuse – o meglio sigillate – dalle api con la propoli. Le leve lunghe sono le migliori perché nella parte più stretta hanno una sorta di gancio che va introdotto all’interno del portafavo per staccare e poi alzare il telaino.

Mentre la parte anteriore più larga della leva per apicoltura servirà per sollevare sia il coprifavo che il melario, ma anche per allargare i telaini e per raschiare le costruzioni di cera tra i favi (chiamati ponti di cera). Fondamentale è il suo utilizzo, come altrettanto fondamentale è acquistare la giusta leva. È consigliato l’utilizzo di una leva robusta, realizzata in acciaio e di spessore adeguato affinché non si pieghi o si spezzi a causa del carico eccessivo.

In commercio viene proposta anche una leva per apicoltura più grande, detta “americana”. Ma più che leva si tratta di un raschietto: anche se il suo utilizzo all’interno dell’apiario è pressoché limitato, per le operazioni di prelievo della propoli dal melario o dal nido è infallibile.


Attrezzature apicoltura - smielatore
Attrezzature apicoltura – Smielatore

Attrezzature apicoltura: Poi ancora…

Ecco altre attrezzature apicoltura necessarie per poter avviare l’attività.

  • La spazzola larga con setole lunghe è utilizzata per rimuovere le api dal favo durante le ordinarie operazioni di pulizia.
  • La griglia escludiregina, con materiale metallico o plastica, viene inserita tra il melario ed il nido durante tutto il periodo di raccolta. Lo scopo di questa struttura impedisce all’ape regina di andare nel melario a deporre le uova e permette l’ingresso solo alle api operaie, che sono più piccole.
  • Il nutritore, cioè un recipiente inserito nel foro del coprifavo, contenente lo sciroppo per nutrire le api in specifici periodi dell’anno.
  • L’apiscampo, è un’intelaiatura, inserita tra melario e nido, con una sorta di percorso che permette ai piccoli insetti impollinatori di andare verso un’unica direzione.
  • Una forchetta per disopercolare, cioè l’attività che consiste nell’apertura delle cellette che contengono il miele tramite l’eliminazione degli opercoli di cera.
  • Lo zigrinatore è uno strumento che serve ad aggraffare il filo metallico dei telaini ed evita al foglio cereo di scivolare e staccarsi dal telaino a causa del calore e del peso.
  • Lo smielatore permette l’estrazione del miele dopo la disopercolatura. A tale proposito, in commercio è presente una vasta scelta di smielatori, in modo da adattarsi a qualsiasi esigenza dell’apicoltore: dai radiali ai tangenziali o reversibili, dai manuali ai motorizzati.