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colorazione api regine
Tutorial apicoltura

Colorazione api regine, come funziona e perché si utilizza

Vi è mai capitato di vedere un’ape regina? Se si, come l’avete riconosciuta? Tra le migliaia di api che popolano l’alveare è davvero difficile riconoscere subito la regina, l’esemplare chiave per la famiglia di impollinatori. Ci pensano gli apicoltori, ancora una volta, a fare chiarezza e distinzione. E come? Tramite il sistema di colorazione api regine. Scopriamolo insieme…

Colorazione api regine: in cosa consiste?

La colorazione api regine, o marcatura, è un’attività svolta degli apicoltori professionisti per individuarle all’interno di un gruppo numerosissimo di api. La marcatura delle api regine viene effettuata esclusivamente da mani esperte, attraverso metodi all’avanguardia e prive di rischio per le api feconde. Esse vengono letteralmente colorate per essere facilmente riconosciute nei favi.

Colorazione api regine: le molteplici funzionalità

Come abbiamo detto prima, la colorazione api regine consente principalmente di risparmiare tempo, ma non solo. Tale pratica è piuttosto utile nel caso ci sia un blocco di covata in presenza di favo verticale; o se i piccoli impollinatori avessero cambiato regina senza che l’apicoltore se ne accorgesse. In questo caso andrebbe cercata con calma la nuova ape regina per colorarla nuovamente. Inoltre, attraverso il colore, l’apicoltore ha la possibilità di conoscere l’età dell’ape regina, l’anno di marchiatura e quindi l’anzianità.

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Colorazione api regine: come avviene?

Se la colorazione api regine viene effettuata in maniera sbagliata, lo sfregamento tra la regina e le altre potrebbe con il tempo far scomparire il colore, motivo per il quale bisogna effettuare l’operazione in maniera scrupolosa. Essa avviene tramite il metodo diretto o indiretto. Secondo il primo, l’apicoltore individua l’ape regina, per poterla prelevare con facilità e in maniera delicata dà una leggera sbuffatina di fumo all’entrata dell’arnia così essa tenderà a spostarsi nella parte superiore, una volta presa, la mantiene ferma con l’indice e il pollice e sul suo torace le pone un’unica goccia di colore o dei dischetti con appositi adesivi.

Si consiglia una vernice indelebile non tossica di colore vivace, in modo che si possa immediatamente individuare. È sempre preferibile effettuare la marcatura quando l’ape è fecondata, quindi o all’inizio della primavera o al massimo in autunno. In inverno è invece sconsigliato per via delle basse temperature. Una volta marcata l’ape regina, si aspetta qualche minuto prima di reintrodurla nel favo, sia per far asciugare la vernice sia per far evaporare l’odore della stessa che potrebbe infastidire sia la regina che le altre api.

Questa è una fase molto delicata perché se l’ape regina dovesse portare con sé un odore considerato estraneo dall’intero alveare, si andrebbe in contro all’aggomitolamento (le api, non riconoscendo la regina, si organizzano in difesa per eliminare l’eventuale minaccia). Il metodo indiretto viene invece utilizzato quando l’ape regina è agitata e non si ha una particolare dimestichezza con le api, in questo caso non è necessario prelevarla al favo, ma immobilizzarla con appositi attrezzi che si trovano presso i rivenditori autorizzati e procedere a marcarla.

C’è ad esempio un attrezzo, tipo la forcella, che, tramite un elastico, permette di bloccare l’ape regina sul favo, anche se c’è il serio rischio che si faccia troppa pressione e la regina si trovi a lungo in uno stato fisico non ideale per la sua salute.

Colorazione api regine: i colori utilizzati

La colorazione api regine avviene annualmente per mezzo di diversi colori, che sono solitamente cinque, secondo un ordine periodico. Il processo di marcatura avviene in ordine alfabetico: azzurro, bianco, giallo, rosso e verde. L’attribuzione annuale dei colori è condizionata dall’ultima cifra dell’anno in questione: agli anni che finiscono con lo zero o con il cinque viene assegnato l’azzurro, mentre a tutti gli altri anni viene assegnato il colore che segue secondo l’ordine alfabetico.