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come diventare apicoltore
Tutorial apicoltura

Come diventare apicoltore? 10 consigli per iniziare

Se solo si volesse, si potrebbe fare molto per aiutare il nostro pianeta e contribuire alla salute dell’intero ecosistema. In tal senso, diventare apicoltore è un’attività che può dare soddisfazioni e apportare un grande contributo, non solo al mondo delle api, ma a tutta la natura. Il loro allevamento fornisce all’uomo dei prodotti preziosi come miele, pappa reale, propoli, cera d’api, e garantisce l’impollinazione entomofila di varie specie vegetali.

Per questi motivi, i benefici di questa pratica sono davvero tanti, anche se prima di cimentarsi nell’apicoltura bisognerebbe documentarsi a dovere. L’apicoltore, o allevatore di api, è un mestiere piuttosto antico, che anche se negli anni si è evoluto, ha sempre conservato le peculiarità del passato. Se avete volontà e passione e volete quindi avviare la vostra attività – o in qualità di imprenditore o per hobby – vi sveliamo come fare e tutti gli step necessari da seguire.

Come diventare apicoltore: tutto quello che c’è da sapere

Come diventare apicoltore? Bisogna avere delle competenze specifiche? Come avviare l’attività e cosa serve per farlo? Queste sono alcune delle domande più frequenti che ci si dovrebbe porre prima di avviare l’attività di apicoltura, perché praticarla non è così complesso come si crede ma è comunque importante documentarsi bene sull’argomento e partire dalle basi. Noi risponderemo a queste semplici domande attraverso un decalogo di consigli utili.

1. Studiare le api

Prima di diventare apicoltore bisogna informarsi bene sul loro mondo, sul loro nutrimento, sulle malattie che possono colpire l’alveare e sulle modalità di raccolta dei prodotti, tra cui il miele. Lo si può fare seguendo un corso specifico o leggendo libri e manuali tecnici.

2. Scegliere il luogo

La prima cosa da fare è quella di scegliere un luogo adeguatamente riparato dove andare a posizionare le arnie. Poiché si tratta di insetti impollinatori che si nutrono di nettare, è fondamentale collocare l’allevamento di api in campagna o in un posto ricco di piante e fiori. Inoltre il luogo dovrebbe essere orientato a sud/est affinché le api possano beneficiare meglio del sole e del calore.

3. Dotarsi di materiali e attrezzatura

Per la creazione dell’allevamento servono: le arnie (i ricoveri artificiali dove vivono le colonie di api domestiche) costituite solitamente da una scatola suddivisa in 10 celle, un affumicatore (attrezzo costituito da un cilindro collegato ad un soffietto che indurrà le api a nutrirsi) e di una leva da apicoltura. Poi bisogna anche dotarsi dell’attrezzatura personale: tuta e stivali specifici, velo protettivo per testa e viso e guanti rinforzati.

4. Preparare le arnie

La preparazione delle arnie segna l’inizio dell’attività come apicoltore. Esse sono delle strutture artificiali in legno costituite da 3 parti: il fondo (o base di appoggio), il nido (che ospita i telaini da nido e termina con la griglia escludi-regina) e il melario (parallelepipedo di legno che viene posto sopra all’escludi regina).

5. Reperire le api

Una volta pronta la loro dimora, si può decidere se reperire le api in natura, raccogliere uno sciame, oppure scegliere la via più semplice acquistando una colonia interna o alcune famiglie da venditori certificati. Sarebbe comunque opportuno avviare l’attività di apicoltore nella bella stagione poiché le api prediligono le alte temperature. Nel caso di basse temperature, invece, è fondamentale dotarsi di materiali isolanti per avvolgere le arnie e proteggerle dal freddo.

6. Pensare al nutrimento delle api

Bisogna pensare al cibo necessario per la sopravvivenza delle api. La loro principale fonte di nutrimento – soprattutto durante l’inverno – è il candito di zucchero, facilmente reperibile in commercio e solitamente viene venduto in confezioni da 2,5 Kg.

7. Prevenzione delle malattie

Prima di pensare a raccogliere i risultati dell’attività avviata è fondamentale salvaguardare la salute dell’alveare. Per fare ciò, si devono sostituire regolarmente i favi vecchi, raschiare il fondo dell’alveare e liberarlo dai residui dell’inverno e inclinare anteriormente l’alveare per permettere alla condensa di fuoriuscire. È consigliato di eseguire annualmente un trattamento anti-varroa per proteggere gli insetti impollinatori dall’acaro parassita.

8. Raccolta del miele

Per raccogliere il miele, si posiziona il melario al di sopra dell’arnia nei periodi di fioritura e quindi di importazione.
Una volta raccolto il miele all’interno dei telaini si procede a rimuoverli ed a togliere gli opercoli di cera con un coltello a lama riscaldata. Infine attraverso lo smielatore, grazie alla forza centrifuga, si estrae il miele.

9. Conservazione del miele

Una volta estratto, lo si dovrà filtrare con una garza e conservarlo in un luogo piuttosto caldo all’interno di un contenitore per la maturazione.

10. Adempimenti di carattere burocratico

Non dimenticare inoltre tutti gli adempimenti di carattere burocratico, soprattutto per tutti coloro che vogliono guadagnare dalla vendita del miele e dei prodotti dell’alveare.