Come seminare il rosmarino. Una pianta aromatica buona in cucina e alleata delle api.
Scopriamo insieme come seminare il rosmarino, questa pianta aromatica speciale, buona e, soprattutto, alleata delle nostre piccole api, indispensabili per la salvaguardia dell’intero pianeta e della nostra vita.
Sapevate, sicuramente, che il rosmarino è uno tra gli aromi più usati ed apprezzati nella nostra cucina italiana tradizionale. Oltre ad essere un ottimo ingrediente naturale, ideale per condire e insaporire i nostri piatti mediterranei (come le patate, le verdure, la carne, il pesce ed i legumi), apporta al nostro organismo dei benefici non del tutto trascurabili.
Infatti, il rosmarino è noto per essere un ottimo stimolante da usare, soprattutto, nei casi di astenia e di debolezza generale o per alleviare le forme acute di stress; insomma, è un antinevralgico da non sottovalutare (affatto).
Proprio perché il rosmarino è una pianta diffusissima (sempre verde) ed utilizzatissima in Italia, ognuno di noi dovrebbe imparare a coltivarne almeno una piccola porzione, così da averla sempre a portata di mano nella propria cucina.
Come seminare il rosmarino: l’irrigazione
Ora che sappiamo come seminare il rosmarino, vediamo come mantenerlo in salute. Per prima cosa, dobbiamo sapere che per quanto concerne le irrigazioni, la pianta di rosmarino ama tendenzialmente i climi caldi e spesso si accontenta anche dell’umidità dell’aria.
Ciò di cui necessita è un’irrigazione abbastanza costante, soprattutto durante il suo primo anno di vita; successivamente, invece, si può bagnare la pianta di rosmarino solo in periodi di calura e aridità, con meno fatica e con più moderazione. Ricordatevi che il rosmarino non ha bisogno di essere bagnato tanto, poca acqua è più che sufficiente.
Come seminare il rosmarino: la concimazione
Passiamo ora alla concimazione che non deve essere un’operazione obbligatoria ma può favorire, se fatta almeno due volte l’anno, un notevole apporto di elementi nutritivi, (è preferibile una concimazione a lenta cessione).
La pianta di rosmarino si sviluppa facilmente radicando la talea o per partizione dei cespi; il periodo corretto per seminare è la primavera, in modo che la pianta possa poi crescere in un clima temperato.
Come seminare il rosmarino: prendersene cura
Il rosmarino (come tutte le piante) è a rischio malattie e parassiti, perciò, è bene prendersene cura al meglio delle proprie possibilità. Uno dei problemi principali è il marciume radicale che si origina dai ristagni e che andrebbe, per primo, evitato.
Da buona pianta mediterranea ama il sole ed il caldo (ma smette di crescere se il caldo è eccessivo); è abbastanza resistente al freddo, infatti, la si può coltivare anche nelle zone di montagna non troppo aride.
Come seminare il rosmarino, o meglio, come propagarlo per talea
Insomma, seminare piante di rosmarino è molto facile, il consiglio è di prendere un rametto di circa 10/15 cm di lunghezza da una pianta esistente, meglio sceglierlo nella parte bassa della pianta, il più vicino possibile alle radici. Poi è bene togliere le foglie, lasciandole solo sulla cima e spelando un pochino la corteccia alla base del rametto, dove dovrà radicare.
Si vedranno comparire le prime radici dopo aver lasciato in acqua il rametto (circa 3 -7 giorni). Quando la nostra piantina di rosmarino sarà nata, sarà possibile eseguire il trapianto in un campo, oppure, in un vaso per tenerlo sul balcone.