Origano cubano: cos’è e come coltivarlo
È una pianta aromatica in grado di conferire un tocco in più a pietanze di vario tipo, i suoi usi sono molteplici e la sua coltivazione relativamente semplice. Di cosa parliamo? Dell’origano cubano, pianta dalle origini molto lontane, ma in realtà molto più vicina di quanto si pensi. Scopriamo tutte le sue caratteristiche e i metodi di coltivazione.
Origano cubano: cos’è e le sue origini
La Plectranthus Amboinicus, meglio conosciuta come origano cubano, è una pianta aromatica della famiglia delle Laminaceae (come menta e ortica). Si tratta di un sempreverde rampicante o strisciante con foglie aromatiche, di origine africana e indonesiana, piuttosto diverso dall’origano comunemente conosciuto.
L’origano cubano cresce prevalentemente sulle colline rocciose – essendo una pianta interrata – soprattutto in estate, quindi nel periodo compreso tra giugno e settembre. Se il terreno è ben drenato e l’acqua riesce a defluire ad una velocità moderata, la pianta riesce a sopravvivere anche a diversi mesi di siccità.
Rispetto a quello tradizionale, il metodo di coltivazione dell’origano cubano – che vedremo tra poco – è leggermente diverso poiché le sue foglie possono bruciare se esposte eccessivamente al sole, quindi è consigliata una minore esposizione ai raggi solari, in favore di una leggera ombra.
Le caratteristiche dell’origano cubano
Questa pianta aromatica – nelle migliori condizioni climatiche – giunge ad una maturazione completa. Parte da un’altezza di circa 30 cm fino ad arrivare ad un massimo di 90 cm e dà vita a piccoli fiori di colore violaceo, rosa e biancastro, disposti su rami distanziati con costanti intervalli.
Le foglie dell’origano cubano sono lunghe tra i 3 e gli 8 cm e larghe tra i 3 e i 6, hanno una forma ovale e sono villose (ricoperte di peli corti molli e biancastri), spesse e carnose (in grado di rigonfiarsi in base alla disponibilità di acqua). Ma la sua caratteristica predominante sta nel suo odore: forte e gradevole.
Origano cubano: usi in cucina e in casa
Grazie al suo profumo e al suo gusto – quasi come se fosse un mix tra origano classico, menta, salvia e timo – è impiegato per arricchire il sapore di diversi piatti. Le sue foglie, sia fresche sia secche, vengono utilizzate per condire insalate, verdure e legumi.
È ottimo se abbinato a secondi di carne e pesce, a stufati o a pietanze della cucina orientale. Ideale anche come ingrediente finale per sughi e salse. Bisogna solamente stare attenti ai dosaggi: a causa della sua decisa aromaticità, un uso eccessivo sulle pietanze, potrebbe coprire gli altri sapori. Inoltre, anche gli oli delle sue foglie, dal retrogusto pungente, sono perfetti per condire numerosi cibi.
Oltre all’utilizzo in cucina, l’origano cubano può essere usato come semplice ornamento all’interno di un giardino o nel balcone di un’abitazione. Infine, esattamente come il tradizionale origano, anche il cubano ha delle proprietà curative. L’utilizzo dell’origano cubano nella medicina tradizionale risale infatti a diversi secoli fa, negli anni è stato utile nel trattamento di reumatismi, di infezioni delle vie respiratorie o come stimolante per l’allattamento al seno.
Origano cubano: come coltivarlo
Come tutte le piante grasse, anche l’origano cubano è piuttosto facile da coltivare, basta solo avere qualche accorgimento. Si può coltivare sia in vaso che su terreno nei periodi caldi dell’anno, poiché la pianta preferisce un clima arido e non richiede tanta acqua. Se si sceglie di coltivarlo in vaso, lo si può posizionare tranquillamente sul balcone o su un finestra, innaffiarlo al bisogno e spostarlo se le condizioni climatiche lo richiedono. In autunno o inverno, infatti, lo si può portare dentro casa al riparo da eccessiva pioggia o basse temperature.
Se invece si sceglie il terreno, bisogna assicurarsi che esso sia drenato e granuloso, come quelli argillosi. Da tenere sotto controllo anche la condizione climatica e la sua eventuale esposizione al sole: il terreno infatti non dovrebbe essere troppo soleggiato. Nel caso in cui per qualche ora al giorno la pianta fosse in zona d’ombra – almeno nelle ore più calde della giornata – le foglie manterrebbero un aspetto sano, senza il rischio di bruciarsi sotto il sole. La pianta va innaffiata regolarmente e in modo moderato, l’origano cubano non riesce infatti a sopravvivere se le radici sono costantemente bagnate.
Origano cubano: come conservarlo
Una volta raccolto, le foglie dell’origano cubano possono essere tritate finemente – così come avviene con il classico origano – e conservate come spezia in un contenitore, possibilmente non troppo a contatto con fonti di luce e calore.