Sublimatore acido ossalico: cos’è e come funziona
Tra le varie problematiche da affrontare troviamo la Varroa destructor, una malattia tanto comune quanto fastidiosa, tant’è che se non viene trattata in maniera tempestiva può arrivare a devastare anche una colonia intera. Ed è qui che interviene il sublimatore acido ossalico. Lo conoscete? Sapete come si utilizza?
Tra i compiti di qualsiasi apicoltore c’è quello di preservare il più possibile le salute delle api. Gran parte del suo tempo è occupato dalla battaglia costante contro l’eventuale attacco di insetti che potrebbero creargli disturbo o di agenti parassitari che potrebbero farle ammalare.
Facciamo chiarezza…
Cos’è il sublimatore acido ossalico?
Se c’è un attrezzo che ha proprio cambiato la maniera in cui gli apicoltori gestiscono la loro arnia e trattano le loro colonie è proprio il sublimatore acido ossalico. Esso offre un modalità sicura e del tutto efficace contro cui contrastare questi fastidiosissimi parassiti. Esso è uno strumento ideato e progettato per preservare la salute delle colonie infestate dalla Varroa.
Sublimatore acido ossalico: tutti i vantaggi
Diversi studi hanno dimostrato che l’utilizzo del sublimatore acido ossalico garantisce un’efficacia pari o addirittura superiore al 90% nell’eliminazione degli acari.
A differenza di tanti prodotti chimici che con molta probabilità potrebbero procurare danni irreversibili alla colonia di api, il sublimatore è sicuro ed ecologico, nel senso che non rilascia alcun tipo di elemento nocivo.
Inoltre è un attrezzo piuttosto facile da utilizzare e, aspetto da non sottovalutare, richiede poca manutenzione ma solo qualche accortezza. Vediamo come…
Come utilizzare il sublimatore acido ossalico?
Il sublimatore funziona vaporizzando il composto organico che si trova naturalmente in molti vegetali, appunto l’acido ossalico, il quale poi viene distribuito nella parte interna dell’alveare. Viene consigliato di utilizzarlo almeno una volta l’anno, nel periodo invernale (tra novembre e la fine dell’anno) quando le api sono meno attive.
Questo perché, durante i mesi più freddi dell’anno, con la quasi assenza di covata, l’acaro della Varroa si trova sul corpo delle api adulte. Proprio per questo, la Varroa è più esposta e quindi molto più sensibile ai vari trattamenti. Nei mesi freddi, inoltre, le api sono meno impegnate, per cui si eviterà di “disturbarle” e sarà più semplice procedere con il trattamento.
Ecco come si prepara il composto e come si utilizza:
- È necessario posizionare il sublimatore acido ossalico sotto l’alveare con l’ugello rivolto verso l’interno; oppure inserire l’ugello nella porticina.
- Poi si accende il sublimatore e si attende che l’acido ossalico si vaporizzi e si diffonda all’interno dell’alveare.
- Dopo il trattamento è importante controllare la colonia per assicurarsi che gli acari Varroa siano stati eliminati del tutto.
Per massimizzare l’effetto finale, durante il processo di vaporizzazione, è consigliabile una sicura stagna sigillando l’entrata dell’arnia con un panno umido fino a 10 minuti dopo la fine del trattamento. Il risultato finale sarà più che soddisfacente: si uccideranno gli acari senza provocare danni agli insetti impollinatori e alla loro salute.
Se il sublimatore acido ossalico verrà utilizzato in maniera corretta, il trattamento non causerà grandi effetti collaterali. Tuttavia, se l’esposizione all’acido ossalico dovrebbe prolungarsi nel tempo, non sono escluse irritazioni sia agli insetti impollinatori, sia agli apicoltori.
Per scongiurare ogni possibile rischio per l’uomo, si consiglia di adoperare dispositivi di protezione individuale, come una maschera con filtri per acidi organici, una tuta, dei guanti e degli occhiali per agenti chimici.
Nota bene: L’esecuzione del trattamento con sublimatore acido ossalico dipende prettamente dal modello adoperato e dal tipo di farmaco che si vuole utilizzare, per cui, se non si è apicoltori esperti, è sempre opportuno rivolgersi a figure competenti e qualificate.
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